L’Agenda Digitale Italiana è ormai una realtà su cui si lavora da anni e alla quale noi tutti dobbiamo dar conto per programmare gli investimenti futuri.

L’identificazione e la caratterizzazione dei progetti informatici derivati dall’Agenda costituiscono altrettanti tasselli della costruzione di un sistema informativo unitario della Pubblica amministrazione del Paese e dal quale i privati non possono esimersi.

L’imposizione normativa non deve essere vissuta in modo passivo, ma colta come opportunità di crescita e innovazione. La strada verso il digitale parte dalla sensibilizzazione di aziende e professionisti a gestire in modo corretto i documenti informatici, nel rispetto della normativa vigente e delle regole tecniche. Ma spesso risulta disattesa, con il rischio di vedersi invalidata l’efficacia giuridica della documentazione prodotta e conservata. Poi prosegue con la buona prassi digitale, promuovendo la realizzazione di piattaforme tecnologiche per innovare i processi informativi aziendali ed erogando servizi a supporto della creazione delle necessarie competenze digitali e della riqualificazione degli addetti. Non basta delegare a terzi l’intero processo solo perché si crede complesso dal punto di vista attuativo o tecnologico. I processi devono essere innanzitutto governati dall’interno e le deleghe di servizi o parti di processo devono avvenire con consapevolezza di integrazione.

La sfida investe tutti i campi, senza differenze di natura settoriale e dimensionale. I soggetti che sapranno capire e affrontare per tempo questa nuova realtà saranno anche i primi a trarne beneficio e a subire meno il peso degli adempimenti derivanti dalla Governance dell’Italia digitale.

La fatturazione elettronica verso la PA ha aperto la strada verso il digitale.
Ma la vera sfida è rivolta alla fatturazione elettronica tra privati (B2B).

La spinta verso la digitalizzazione del “sistema paese”, nonché l’allineamento agli obiettivi prefissi dall’Agenda Digitale Europea, costituiscono il fulcro dell’impostazione normativa nazionale degli ultimi anni.
L’obbligo di fatturazione elettronica verso la PA, prima, e quello tra privati, che la Legge di bilancio 2018 mira a introdurre a partire dal 1° gennaio 2019, hanno di sicuro carattere anti elusivo. Il nodo centrale rappresentato dal Sistema di Interscambio, deputato a gestire tutti i flussi di fatturazione elettronica, costituisce lo strumento di controllo dei contribuenti.

In questo processo di dematerializzazione e integrazione delle informazioni, è certamente grande il rischio che nei prossimi anni le procedure e le problematiche attinenti la regolarità formale e tecnica diventino rilevanti quanto quanto la sostanza e i contenuti.

Affidarsi ad un partner consapevole ed esperto del settore può rappresentare per le aziende e i professionisti un valore aggiunto per affrontare questa sfida e coglierne a pieno i vantaggi.

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